NATALE DA FAVOLA IN BAVIERA: IL CASTELLO DI NEUSCHWEINSTEIN

E' il primo anno -  dopo i dodici dal nostro matrimonio duranti i quali sono nate le nostre tre figlie - che decidiamo di concederci un viaggio a Natale. 



Lasciamo a casa presepio, lucine ed albero e decidiamo di partire alla volta di Füssen per raggiungere il Castello di Neuschwanstein, diventato famoso per essere stato preso a modello per il logo della Disney.


Partiamo con un vero e proprio arsenale di farmacia perché si sa  (quando la famiglia decide di partire ) c'è sempre qualcuno che all'ultimo momento rimedia un febbrone o un virus che fa saltare tutto.
Questa volta è diverso...abbiamo già "dato" nei giorni precedenti e quindi mi sento al sicuro. Si parte con diagnosi, non con incognite. Si parte già con terapia al seguito...e quindi lo stipetto "farmacia" è stracarico di antidoti scacciaguai. 

Mi sento al sicuro, mi sento tranquilla....e via di corsa, con la nostra casa con le ruote e tutti nostri sogni dentro. 
Via con destinazione per il pernottamento chiamata "unqualsiasiautogrill" del Brennero che a noi, sotto i nostri piumoni tutti stretti nella nostra casa viaggiante, pare un hotel a cinque stelle.


E siccome - appunto come si diceva prima - (quando la famiglia decide di partire ) c'è sempre qualcuno che all'ultimo momento rimedia qualcosa....proprio lì, sotto il cielo blu della notte a metà strada tra Italia ed Austria, qualcuno comincia a dare segni di cedimento

E se quel qualcuno è il nostro eroe, l'unico uomo della famiglia, il nostro caro papà, la faccenda si fa spessa...
Un attacco acuto di quello che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha chiamato virus malefico coglie il nostro primo autista....
E mentre lui visita di frequente l'unico vano che nel camper è dotato di una porta (per ovvi motivi), io scruto il cielo e mentre la prole dorme (sono le tre del mattino) comincio a ragionare se è il caso di prendere le redini della situazione, girare il camper e sfoggiare tutte le mie doti di autista che so essere estremamente limitate

E poi, proprio lì, parcheggiati in mezzo alla strada nell'hotel cinque stelle di cui sopra - il prodigio di un te' preparato con tanto amore e bevuto insieme seduti sui sedili in cabina guardandoci come due scemi innamorati fa scattare il miracolo (onore e tributo anche alle portentose pastigliette oro solubili - ma io preferisco pensare al tè, all'amore e a tutte quelle "cose lì"). 
Sì. Scatta il miracolo ed il nostro papà dice di farcela. 

Appoggiamo la testa per qualche ora giusto per recuperare un po' di sonno e poi ripartiamo per  guadagnare strada e quando ne sentiamo il bisogno.....colazione  con questo sfondo.... 


E dopo la colazione ognuno torna al proprio posto per poter proseguire il viaggio



Finalmente, nel tardo pomeriggio, arriviamo a Füssen
Fa freddissimo, il parcheggio presenta la pavimentazione completamente ghiacciata ma troppa è la voglia di scattare una foto con il famoso castello sullo sfondo. 
Ho portato tutto ciò che serve, le bambine sono al caldo: sciarpe, guanti, scarponi....anche con un clima estremo sono pronte ad affrontare la visita che finirà quando ormai sarà buio.



- Il castello di Neuschwanstein fu commissionato nel 1869  da re Ludwig  II di Baviera il quale scelse questa dimora come luogo ameno in cui rifugiarsi per scappare dalla realtà e dalla quotidianità. Dal castello di fronte chiamato Hohenschwangau, dimora dei genitori, osservava giorno dopo giorno, tramite un cannocchiale posizionato davanti ad una finestra, il lento procedere della costruzione. Le sale interne sono un omaggio al genio musicale Richard Wagner che vi soggiornò e del quale il "Re delle favole" era un ammiratore devoto. Walt Disney, visitando il castello, ne rimase talmente colpito che decise di prenderlo come modello per il suo film d'animazione "La bella addormentata nel bosco" del 1959 ed è per questo motivo che è considerato per eccellenza, "il castello delle favole".  - 

Racconto tutto ciò alle mie bambine e mi emoziono guardando i loro visi interessati, le loro menti aperte, lo sguardo pieno di curiosità. Viaggiatori si nasce ma un po' secondo me, ci si diventa, ed essere un contadino che mette in loro il seme della curiosità mi fa stare bene, rende onore e senso alla mia missione di madre. 

E mentre penso a tutto ciò, la parte attiva della famiglia - il nostro papà - ha già fatto la coda e ci annuncia che abbiamo acquistato gli ultimi biglietti per l'ultima visita dell'anno. 
Domani - 1 gennaio - il castello chiude per ferie. 


Decidiamo di calarci fino in fondo nella favola e di raggiungere il castello in calesse. Ci sediamo sulle carrozze trainate da robusti cavalli e scaldando le gambe con la coperta che i cocchieri ci danno, non possiamo che sognare, sognare e sognare guardando il bosco che scorre lento al nostro passaggio e perdendoci nelle luci del natale che illuminano le birrerie dalle quali esce un profumo di wurstel arrostiti. Visitiamo il castello e ci facciamo rapire dalla bellezza delle sale, dalla meraviglia della grotta artificiale, dal giardino d'inverno...e tutto quello che noi (donne della famiglia) abbiamo coltivato nei sogni è realtà davanti ai nostri occhi.

 


La visita al castello Hohenschwangauquello dei genitori di Ludovico II, o "quello giallo" come molti - per non commettere errori di pronuncia - chiamano, ci permette di osservare la storia dal punto di vista opposto e ci dà l'opportunità, tra le altre cose, di visitare una meravigliosa  cucina del castello degna delle vere cucine delle favole  e che resterà impressa per sempre nei ricordi delle mie figlie.


Anche se, Matilde, poverina, strapazzata un po' dalla visita e dal viaggio, non regge e crolla definitivamente.


A visite finite, ci concediamo una bella passeggiata nel bosco che domina la collina intorno ai castelli ma poi ..... 



























La fame ci sorprende e decidiamo di ascoltare il richiamo non dimenticato delle birrerie che qui si chiamano bierstube e dunque, siccome anche il palato vuole la sua parte, ci lasciamo trasportare dai profumi e alla Schlossbrauhaus Schwangau ci abbandoniamo al piatto tipico più tipico che ci sia da queste parti, per la gioia delle nostre cucciole...


E' ormai notte inoltrata, l'equipaggio è in fibrillazione per l'anno nuovo che è alle porte. Salutiamo l'anno che se ne va, ringraziamo per le bellissime cose che ci ha portato, per le conoscenze acquisite, per le opportunità avute...per essere una famiglia....per essere quella meravigliosa operazione "due per tre" che per forza di cose, secondo i nostri calcoli,  fa cinque....



E l'indomani salutiamo quello nuovo con tutte le incognite che ci porterà . E siccome il camper è al contempo una destinazione (movimento) ma anche la nostra casa (punto fermo), brindiamo in terra straniera con polenta, lenticchie e zampone. Auguri!





NOTE TECNICHE:

Per dormire in camper:
A Füssen sono disponibili diverse aree sosta, ne abbiamo scelta una delle tre che abbiamo visto in Abt-Hafner Strasse. Allaccio elettrico, carico/scarico, servizi riscaldati e market a pochi passi.

Per raggiungere il castello (che si trova a circa 6 km dalla zona delle aree di sosta) si possono utilizzare i mezzi pubblici che fanno da navetta ma noi, con i bambini, abbiamo preferito andarci direttamente in camper. 
Per non rischiare di perdere la piazzola all'area, l'abbiamo bloccata effettuando il pagamento ed abbiamo richiesto alla reception il cartellino da apporre con scritto "prenotato".
In questo modo nessuno ha potuto occuparla e rientrati dalla visita nel tardo pomeriggio ci siamo sistemati senza alcun problema.

Se viaggiate con i bambini e ci andate in inverno:copriteli! Fa molto freddo e soprattutto, nel caso decideste di raggiungere il castello in carrozza, potrebbe capitarvi di dover aspettare in fila, fermi per strada, per molto tempo...

Il castello, lo vedrete appena arrivati, domina dall'alto ma i biglietti si acquistano in basso, nella zona adiacente ai parcheggi! Quindi, dotatevi prima di biglietto in basso e POI salite!

Quando deciderete di visitare il castello consultate prima orari e giorni di apertura/chiusura per non rischiare brutte sorprese. Noi abbiamo davvero rischiato di non poterlo visitare...
Il sito del castello è consultabile da questo link



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